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José Maria Sicilia
Eclipses 2006
4 Ottobre – 10 Novembre 2006

Picasso

J. M. Sicilia, Eclipses, 2006

La mostra personale del pittore spagnolo José Maria Sicilia raccoglie una serie di dipinti in cera vergine e pigmenti ad olio realizzati nello studio del pittore a Maiorca e parte di un corpo di lavoro presentato su scala internazionale con tre appuntamenti in tre capitali europee. Dopo esser stata ospitata alla Galleria Soledad Lorenzo (Madrid, maggio-giugno 2006), Eclipses 2006 prosegue il suo itinerario alla Galleria Albion, (Londra settembre 2006) per approdare infine alla Galleria Valentina Moncada. Riferendosi alle opere che artisti americani come Mark Rothko e Barnett Newmann hanno realizzato per luoghi sacri e ai Quattro Evangelisti di Damien Hirst, la mostra riesce ad evocare l’atmosfera di un luogo sacro sia attraverso il gioco di luce/ombra presente nei quadri sia mediante la loro collocazione nello spazio espositivo. La grande vetrata all’entrata della Galleria, i soffitti alti e il muro centrale di fronte all’ingresso che richiama un altare sono sfruttati nell’allestimento in modo che le opere sembrino esposte all’interno di una cappella. La mostra si presenta al pubblico come un percorso che si apre con quattro grandi quadri (un dittico di 180x300cm e tre lavori di 180x150cm) dai colori molto accesi che evocano l’intensità dell’amore mistico. Nella sala intermedia sono esposti altri quattro dipinti di medie dimensioni in cui la luminosità della cera che fa da supporto è dominante rispetto alla violenza del colore che resta sullo sfondo, come traccia e memoria dell’amore, cristallizzazione e residuo dell’ondata passionale. Nella terza saletta, in altri sei quadri più piccoli, predominano colori scuri come il nero, il viola, il blu, alludendo infine alle tenebre, all’abbandono e alla comunione mistica e chiudendo anche concettualmente il percorso della mostra. Nella prima mostra dell’artista in Galleria che risale al 2002 l’artista era concentrato sull’iconografia del fiore mentre nella nuova serie di lavori la sua attenzione si è spostata sulle trame di colori, forme e textures ispirate alle ali degli insetti. Presente da sempre nell'opera di Sicilia è l’idea del rivelarsi e dell’oscurarsi resa nei quadri attraverso i giochi di luce/ombra che si creano tra la cera e i pigmenti colorati.