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Festival delle Arti
Via Margutta, l'arte, il luogo, il mistero svelato
Nello studio Johnny Moncada
19 Aprile – 25 Maggio 2012

Un volume e un festival celebrano la strada dell’arte
Picasso

Nello studio Johnny Moncada, exhibition view, 2012

La mostra si inserisce nell’ambito del Festival “Via Margutta. L’arte, il luogo, il mistero svelato” ed inaugura la prima retrospettiva dedicata al fotografo di moda e pubblicità Johnny Moncada, protagonista negli anni ’60 di una stagione indimenticabile della moda italiana.

Nata come ideale collaborazione tra padre e figlia, con l’apertura dei bauli rimasti chiusi per quasi cinquant’anni, Nello studio Johnny Moncada presenta per la prima volta un corpus inedito di circa cinquanta scatti, selezionati tra le migliaia di fotografie che compongono l'archivio di Johnny Moncada. Dopo un attento lavoro di archiviazione e restauro dei negativi e degli ektacrome originali, sono stampati per la prima volta quei servizi che il fotografo realizzò per “Linea Italiana”, rivista ufficiale della moda italiana dell’epoca, pubblicati tra il 1967 e il 1968. La mostra racconta un viaggio unico ed esclusivo nella moda del tempo, un vero e proprio appuntamento nello studio del fotografo, ricreato oggi negli spazi della galleria, proprio nello stesso edificio al civico 54. Valentina Moncada, testimone d'eccezione di queste sedute di posa, ha voluto scegliere in particolare quegli scatti che lasciano intravedere l'interno dello dello studio, al di là di memorabili ambientazioni e colorati sfondi spesso realizzati dai suoi amici artisti come Gastone Novelli.

Ad animare questi spazi, oggi come allora, le più belle e celebri modelle del periodo: la famosissima Veruschka, vera e propria icona degli anni ’60, Jean Shrimpton, le italiane Isa Stoppi e Mirella Petteni, la leggendaria Denise Sarrault e la moglie Joan Whelan.

Le fotografie di Johnny Moncada sono uno sguardo tra arte e moda in perfetta sintonia con lo stile dell’epoca, una fase cruciale della storia del costume e della moda italiana a cavallo tra i ’50 e i ’60 che documentano la storia della nascita del Made in Italy che negli anni ’60.
Johnny Moncada (Giovanni Luigi Moncada di Paternò, Roma 1928-2011). La sua carriera come fotografo comincia “quasi per gioco” con una Rolleiflex con la quale realizza i primi scatti per la pubblicità verso la metà degli anni ’50. In seguito ai primi contatti con Parigi e il mondo della moda e dopo il primo servizio realizzato per lo stilista Fabiani, nel corso degli anni ’50 Moncada afferma la sua professionalità lavorando con i più importanti nomi della moda francese (Chanel, Dior, Balenciaga) e italiana (Simonetta, Fabiani, Roberto Capucci, Barocco, Sorelle Fontana, De Barentzen, Schubert, Balestra, ecc.).

Il suo studio in via Margutta 54 diventa il punto d’incontro per importantissimi artisti, come Gastone Novelli, di cui è grande amico e collezionista, Cy Twombly, Oliviero Toscani e tanti altri. Johnny Moncada pubblica i suoi scatti accanto alle firme di Gianpaolo Barbieri, Ugo Mulas e Oliviero Toscani sulle riviste di moda più prestigiose: “Linea Italiana”, “Harper’s Bazaar”, “Vogue Italia”, “Grazia”, “Annabella”, mentre rifiuta un contratto “fisso” con “Vogue America” per non vincolarsi. E’ Moncada a scoprire e lanciare le bellissime Barbara Bach, futura moglie di Ringo Starr e Ali McGraw, protagonista del celebre film “Love Story”. Contemporaneamente si dedica con successo alla pubblicità realizzando numerosi manifesti pubblicitari, in particolare per Vespa, Agip e per la compagnia aerea Alitalia, ma anche Buitoni, Plasmon, Venus. Apre perfino un’agenzia ma proprio quando arriva al vertice della sua carriera decide di lasciare il mondo della fotografia e della pubblicità perché non intende sottostare a certe regole di mercato.