intestata

Photos for Rato

L'Associazione Culturale Valentina Moncada, non a scopo di lucro, sostiene l'iniziativa degli amici di “Photos for Rato” per la ricostruzione di Rato Dratsang, uno dei Monasteri più prestigiosi del Tibet, che hanno organizzato una mostra/vendita itinerante di fotografie di Nicholas Vreeland, monaco buddista appartenente al monastero universitario di Rato Dratsang.

Terminati gli studi classici in Francia e negli Stati Uniti, Nicholas Vreeland si è subito orientato verso la fotografia, arte alla quale era stato iniziato molto giovane da sua nonna Diana Vreeland , una delle figure più celebri nel campo della moda fin dagli anni '60.
Nicholas Vreeland è stato assistente di Irving Penn e di Richard Avedon all’ inizio degli anni '70.
Introdotto al Tibet Center di New York da John Avedon vi segue l’insegnamento di Khyungla Rimpoche. Dopo anni di studio e di ritiro in India, diventa monaco nel 1985 e gheshe ( dottore in filosofia buddista) nel 1998. Da molti anni vive tra New York e il monastero di Rato nel Sud dell’India. Pur continuando a perfezionare la sua ricerca interiore, non ha rinunciato alla predilezione per la fotografia.

Ricostruire Rato Dratsang

Rato Dratsang è uno dei tre monasteri appartenenti al governo tibetano posti sotto la guida di Sua Santità il Dalai Lama. Nel passato i migliori studiosi tibetani erano invitati a trascorrervi un mese all’anno per perfezionare la padronanza della dialettica, attraverso la quale la pratica spirituale non è emanazione solo della fede, ma anche di una conoscenza interiore che conduce allo stadio ultimo dell’illuminazione raggiunto dal Buddha. Oggi i giovani monaci esiliati di Rato perpetuano questa tradizione di studio a memoria e dibattito dei testi che allontana l’ignoranza e prepara alla meditazione.
Nel 1983 un terreno di 1.250mq, in un piccolo villaggio indiano, è stato regalato a Rato Dratsang.
Alcuni monaci in esilio, sopravvissuti alla repressione cinese hanno costruito una casa di due piani che comprende cinque celle per i monaci, un tempio e delle camere destinate ad ospitare i due Lama reincarnati sopravvissuti alla persecuzione dei comunisti cinesi Da allora questa casa è rifugio per i molti monaci fuggiti dal Tibet che continuano la loro vocazione studiando la filosofia e la pratica buddista . Sono stati raggiunti da altri monaci provenienti dal nord dell’India, dal Buthan, dal Nepal, da Taiwan e dagli Stati Uniti.
Attualmente la comunità conta 120 membri. Questi monaci sono depositari dell’evoluzione teorica e pratica elaborata in Tibet nell’arco di sei secoli. Le loro condizioni di vita sono però difficili: vivono in 4 in una cella, il tetto del tempio è di amianto e la cucina è inadatta alle necessità della comunità.
Grazie ai fondi racimolati nel passato, Rato Dratsang ha acquistato un altro terreno dai contadini del villaggio e ha costruito nuovi edifici, con un primo gruppo costituito da 24 celle terminato nel 2001. Qualche anno dopo sono state poste le fondamenta di un nuovo tempio, mai finito per mancanza di mezzi. Nel 2008 Rato ha raccolto la somma di 350.000$. In seguito a questo evento, i monaci hanno potuto progettare un vero e proprio monastero in grado di ospitare fino a 150 persone: 66 nuove celle, una costruzione per gli uffici, e un refettorio. Gli architetti, Pradeep Sachdeva & Associates si sono messi al lavoro e gli anziani hanno scelto il posizionamento degli edifici. La costruzione del tempio, della sede amministrativa e del refettorio è incominciata nel maggio 2008 ed un mese più tardi, all’inizio delle stagione dei monsoni, è incominciata la costruzione dell’edificio per le celle. Attualmente il corpo centrale del tempio è terminato; si stanno costruendo le camere del secondo piano destinate al Dalai Lama e la costruzione della sede amministrativa che include l’appartamento dell’abate del Monastero.

Le fotografie di Nicholas Vreeland hanno lo scopo di raccogliere fondi per Rato Dratsang.
Saremmo felici di potere contare sul vostro aiuto in momenti così difficili.