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Maurizio Pellegrin
15 Gennaio – 28 Febbraio 1992

Picasso

M. Pellegrin, Considerazioni sul concetto di infinito, 1990-91

La mostra personale dell’artista veneziano Maurizio Pellegrin presenta una selezione di lavori che raccontano vibrazioni sentimentali dove brani di realtà, esperienza del vivere nel mondo, rumori e passioni sono risucchiati all’interno dello spazio silenzioso dell’opera, assumendo mistero e magia. Il lavoro di Maurizio Pellegrin ha come punto di partenza l’oggetto trovato: un nuovo universo di segni emana dalle associazioni poetiche e metafisiche dove l’oggetto è un frammento dell’opera. L’uso della fotografia diventa un pretesto e a sua volta uno strumento per determinare il senso. Questa sintassi viene punteggiata da numeri, impressi a stampino, qua e la sulla mappa dell’opera. Essi segnano un luogo preciso e diventano l’espressione quantitativa e filosofica della legge armonica che governa il significato dell’opera. Tra le opere esposte: Conseguenze poetiche di un atteggiamento (11 elementi, 1991) e Delle vibrazioni sentimentali (34 elementi, 1991), entrambe composizioni di diversi elementi, realizzate con i più svariati materiali: carta, stoffa imbottita, oggetti, inchiostro e fotografia.