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VIDEO EXCHANGE
Rassegna di videoarte slovacca
10 - 26 Settembre 2008

a cura di Lýdia Pribišová
Picasso

M. Gàberovà, Forever, 2006

Pavlína Fichta Čierna, Anna Daučíková, Ľubomír Ďurček, Petra Feriancová, Mira Gáberová, Vladimír Havrilla, Anetta Mona Chisa, Andrea Chreňová, Monika Kováčová, Vladimír Kordoš, Patrik Kovačovský, Matúš Lányi, Ilona Németh, Peter Rónai, Milan Tittel, Lucia Tkáčová, Jana Želibská.

Dopo REC MODE organizzata alla galleria Moncada nel 2008 Video Exchange è la seconda edizione della rassegna di videoarte slovacca organizzata dalle Accademie di Belle Arti d’Europa, presentata anche a Praga e a Bratislava. Video Exchange scandaglia la scena contemporanea della videoarte slovacca con una riflessione critica sugli inizi e sul recente passato. Sono presentate le opere video degli artisti slovacchi più significativi, accomunate dall’insistenza sui temi più ricorrenti o che sono stati dominanti in determinati periodi. La mostra è articolata in due sezioni, la prima analizza gli inizi dell’utilizzo del nuovo mezzo espressivo della videoarte in Slovacchia mentre la seconda ne focalizza l’attualità. Negli anni Novanta nella videoarte slovacca, così come negli altri settori dell’arte visuale, ha prevalso la tematica della fisicità, del corpo, della sua percezione fisica, ma anche della ricerca di identità sessuale nel senso di identificazione del gender. Appartiene a questa fase l’opera di Anna Daučíková, artista tra i più rappresentativi della qeer art, ma anche l’ambiguità e ambivalenza del video di Jana Želibská, con un accento omoerotico. Peter Rónai realizza nello stesso periodo la ricerca della sua propria (o meglio delle sue varie) identità, con uno sguardo critico e sarcastico. Solo alla fine del XX secolo si sono imposte all’attenzione degli artisti slovacchi tematiche sociali e politiche, quali i meccanismi di potere delle istituzioni e dei mass media, la loro influenza e azione manipolatrice sulle masse. In quest’ultimo gruppo di artisti si annoverano Ilona Németh, la coppia Anetta Mona Chisa & Lucia Tkáčová e Milan Tittel. Una posizione di rilievo nel panorama della videoarte slovacca più recente è rivestita da Pavlína Fichta Čierna, che lavora con gruppi di persone emarginate, realizzando studi-ritratti come documentari psicologici. Mira Gáberová e Patrik Kovačovský si concentrano piuttosto sulle vicende della storia individuale, con un’evidente componente visuale estetica. Nelle creazioni degli artisti più giovani, tra loro Andrea Chreňová, Monika Kováčová e Matúš Lányi, dominano invece i temi della vita quotidiana trattati con superiorità e ironia.

La mostra è organizzata dalla Galleria Valentina Moncada, in collaborazione con il Ministero della Cultura Slovacca, l’Istituto Slovacco e l’Ambasciata Slovacca a Roma.