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Francesca Leone
Flussi Immobili
10 Marzo – 21 Aprile 2010

Picasso

F. Leone, Flussi Immobili 6, 2010

La personale dell’artista Francesca Leone celebra la maturità artistica di una delle pittrici più interessanti del panorama contemporaneo italiano: approda alla Galleria Valentina Moncada con una nuova ricerca pittorica documentata da una rassegna di 8 dipinti. Un inedito ciclo di opere che hanno il loro incipit nel quadro Respiro/Breath elaborato in occasione della mostra di Palazzo Venezia, che rappresenta da un lato un punto di chiusura con i ritratti realizzati in precedenza, e dall’altro denota una linea di svolta. Il soggetto, il cui volto appare solcato da una sottile pioggia, riemerge da una profondità oscura e il suo respiro liberatorio si trasforma in un vero e proprio atto di sopravvivenza. Quel sentirsi annegata, disorientata, alienata ha fatto sì che la pittrice ponesse le basi per dare vita a nuova genesi artistica. Da questo elemento biografico muove la ricerca per questa mostra: il titolo Flussi Immobili ha una doppia valenza, la prima rappresenta il flusso dell’acqua che crea un passaggio, un movimento; la seconda racconta l’esplosione dell’io colta in un istante che la rende eterna. Il linguaggio di Francesca Leone porta avanti la sua ricerca sul ritratto e si esprime in una sacralità che diventa universale e abbraccia l’uomo comune. Tutti questi volti, che affiorano dietro una pioggia d’acqua e nello stesso tempo ne vengono soffocati, sono portati alla realizzazione di se stessi tramite una vera e propria purificazione che cancella l’apparenza e abilita ad un incontro con quel carattere più introspettivo e inconscio, spesso celato da inibizioni e schemi sociali. In questo modo, l’artista elimina il superfluo e coglie l’essenziale nell’anima di ogni espressione narrata, dotando questo ritratto sulla fragilità umana, di una forte solennità e presenta una rassegna di inquadrature disposte nello spazio in un crescendo di emozioni. Rispetto alla produzione precedente l’artista non si serve più di immagini trovate, ma concepisce i suoi soggetti immortalandoli, assimilandoli per poi rielaborarli.